L’importanza della formazione professionale riconosciuta in un mondo sempre in evoluzione
Come prima cosa cerchiamo di fare chiarezza su cosa si intende per formazione professionale riconosciuta e cosa invece per percorsi tradizionali di istruzione.
Questi ultimi non sono altro che i percorsi di università, accademie, studi di specializzazione, post diploma ecc.
Si parla invece di Formazione Professionale Continua se i corsi sono rivolti ad adulti che intendo aggiornare le proprie competenze o riqualificarsi in vista di un nuovo re-inserimento nel mondo del lavoro e pertanto, la Formazione Professionale Continua deve accompagnare una persona per tutto l’arco della sua vita lavorativa.
Per formazione professionale riconosciuta invece si intendono percorsi formativi volti a soddisfare e colmare le carenze del mondo del lavoro, studiati in base alle esigenze del mercato, riconosciuti e autorizzati dall’Ufficio della Formazione Professionale delle Regioni.
I corsi riconosciuti vengono progettati sulla base di “modelli” predisposti da ciascuna Regione, che vanno ad identificare:
- le competenze da acquisire;
- la durata del corso;
- i requisiti per l’ammissione iniziale;
- le caratteristiche dell’esame finale;
- il titolo finale che si ottiene;
- quando previsto, la durata e le modalità di svolgimento dello stage.
I corsi di formazione professionale riconosciuta prevedono un percorso di studi con prevalenza di materie pratiche specialistiche del settore e sono finalizzati non solo al raggiungimento di una qualifica professionale, ma soprattutto a fornire ai partecipanti una solida formazione di base nelle varie professioni
Obiettivo principale è quello di porre le persone nella migliore posizione per un successivo inserimento nel mondo del lavoro, consentendo loro di dimostrare di aver acquisito competenze e capacità interessanti per le Imprese cui si proporranno.
I percorsi di formazione professionale riconosciuta vengono definiti dalle Regioni nei requisiti di base, ma poi le Agenzie Formative Accreditate possono personalizzare i percorsi in base alla propria esperienza e sensibilità purché non si scenda mai sotto gli standard minimi fissati, come già detto, dalle Regioni.
E’ importante poi non confondere la formazione autorizzata con quella finanziata; infatti, mentre quest’ultima non richiede alcun esborso di denaro da parte del partecipante la prima prevede una quota di iscrizione che è a totale carico dell’allievo.
Alcuni percorsi di studio prevedono anche un periodo di stage all’interno di strutture ben selezionate e qualificate, agevolando così il contatto diretto con le realtà produttive del territorio in vista di un eventuale inserimento lavorativo; a ciascun allievo viene assegnato un tutor aziendale che ha il compito di insegnare alla persona il tipo di lavoro che deve essere svolto in azienda.
Inoltre l’Agenzia Formativa individua un Tutor di Stage che segue tutti o parte degli allievi durante il tirocinio e si interfaccia con le Aziende ospitanti per verificare i progressi e per gestire eventuali problemi.
Gli allievi sono costantemente monitorati e tutti devono terminare il percorso di tirocinio prima di poter sostenere l’esame finale; durante il periodo trascorso in Azienda, l’allievo è coperto da assicurazione sugli infortuni e spesso anche da quella sulla Responsabilità Civile, entrambe a carico dell’Agenzia Formativa e quindi comprese nella quota di iscrizione, in modo tale da non aver alcun tipo di preoccupazione.
Da diversi anni la formazione professionale riconosciuta offre la possibilità di acquisire specifiche competenze e conoscenze in passato accessibili solo attraverso lunghi e “rigidi” percorsi accademici.
Infatti il seguire percorsi di formazione professionale riconosciuta permette di poter conciliare eventuali impegni lavorativi preesistenti, la propria vita personale e/o familiare grazie alla flessibilità di partecipazione ed a costi accessibili a tutti.
Oggi l’estrema dinamicità del mondo del lavoro fa si che sempre più persone in età adulta si ritrovino a dover mettere in discussione o aggiornare le proprie competenze/conoscenze.
E’ proprio per questo che la formazione professionale riconosciuta si adatta meglio ad una vasta gamma di situazioni; ad esempio: giovani che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro, giovani che dopo aver frequentato percorsi universitari non trovano lavoro e/o intendono estendere le proprie conoscenze per rispondere ad una più vasta tipologia di richieste del mercato del lavoro, persone che hanno già anni di precedente esperienza nel mondo del lavoro ma che si ritrovano a doversi reinserire.
Essendo oggi il mondo del lavoro sempre più alla ricerca di persone qualificate e competenti, ritengo che la formazione professionale riconosciuta sia una valida alternativa ai tradizionali percorsi di istruzione perché offre la possibilità di sperimentare direttamente le diverse realtà lavorative.
I percorsi formativi professionali riconosciuti oltre a dare tutte le informazioni di base, i concetti teorici fondamentali, grazie a docenti qualificati e che provengono direttamente dal mondo del lavoro, danno la possibilità di affiancare alle lezioni frontali, simulazioni e tirocini (ove previsti) e visto il numero solitamente limitato di partecipanti si ha la possibilità di approfondire qualsiasi tipo di argomento anche in modo personalizzato.
Ritengo quindi decisivo per il successo personale di tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro, poter dimostrare ai potenziali datori di lavoro le proprie competenze e capacità che grazie alla partecipazione a corsi di formazione professionale riconosciuta sono state acquisite.
Manuela Murreli – Responsabile Area Formazione Essemme Soc Coop.
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